Tra luci ed ombre si chiude la stagione riproduttiva 2023 della Cicogna bianca in Calabria
COMUNICATO STAMPA
È metà gennaio quando alcune cicogne cominciano già ad occupare i siti riproduttivi, sono probabilmente quei pochi individui svernanti che non sono migrati in Africa.
Poi man mano cominciano ad arrivare altri individui, si costituiscono le prime coppie, a fine marzo la situazione comincia a delinearsi in maniera quasi definitiva.
Ad aprile tutte le coppie di cicogne hanno occupato i siti con le prime deposizioni. I volontari Lipu, come ogni anno, da 22 anni, monitorano le coppie, sorvegliano, acquisiscono dati scientifici, seguono l’evolversi della stagione riproduttiva che va avanti in maniera spedita.
La webcam, già al suo secondo anno di attività posizionata su uno dei 34 nidi presenti, grazie ad una sinergia tra Lipu, e-distribuzione, la Società Agricola Mazza e Link Telecomunicazioni, è in grado di fornire informazioni dettagliate e in tempo reale su questo singolo sito.
Questa coppia rispetto allo scorso anno ha anticipato la deposizione, buon segno, sono 4 le uova deposte maschio e femmina si alternano alla cova e tutto procede regolarmente. Il 1 maggio, sotto l’occhio attento di migliaia di persone, naturalisti ed appassionati di tutto il mondo, nasce il primo pulcino e nel giro di 4 giorni anche gli altri tre. Pochi giorni dopo però, forti e continue piogge, unitamente ad un brusco abbassamento delle temperature, fanno sì che tutti e 4 i cicognini muoiono con lo sgomento e lo sconforto di migliaia di persone collegate in diretta streaming da varie parti d’Italia e del mondo! Intanto alcune coppie, in questa e altre zone, abbandonano il sito riproduttivo, e in molti nidi il numero di pulcini contati dai volontari Lipu sono di meno rispetto alla conta iniziale! Stessa sorte dei cicognini seguiti con la webcam?
Probabilmente si, evidentemente i cambiamenti climatici, con temperature insolite per il mese di maggio, hanno profondamente inciso sia sul tasso di natalità che di sopravvivenza di molte coppie presenti nei tre areali riproduttivi sostiene Roberto Santopaolo, volontario Lipu e responsabile del progetto Cicogna bianca Calabria.
Ma come è andata la stagione riproduttiva nel dettaglio?
32 le coppie riprodotte, 2 in meno rispetto al 2022. Anche il numero di nati, 80, ha avuto una flessione importante, ovvero 31 pulcini in meno rispetto al 2022, di questi solo 69 sono riusciti ad involarsi, mentre una giovane cicogna, non ancora in grado di volare, è stata ritrovata sotto un nido, prontamente recuperata è stata trasportata al CRAS di Rende, gode di buona salute e a breve sarà rimessa in libertà.
La Piana di Sibari che è la zona più vocata per questa specie, ha subito anch’essa un forte calo numerico soprattutto in termini di nati, 18 in meno rispetto al 2022 pur confermando lo stesso numero di coppie, sostengono i volontari Lipu, Katharina Werner, che da anni segue la specie, e Stefania Pistocchio.
Perdita di coppie e di nati anche nella Valle del Crati, sostiene Giorgio Berardi, volontario Lipu che segue il monitoraggio in quest’area, mentre la valle dell’Esaro conferma la sua unica coppia che ormai da 4 anni si riproduce regolarmente.
Dopo 22 anni di costante, lento incremento, quest’anno la popolazione di Cicogna bianca calabrese ha purtroppo subito un brusco arresto, anzi un decremento.
Questo trend ha avuto di riflesso effetti negativi anche sull’attività d’inanellamento scientifico, giunto ormai al suo quarto anno e portato avanti insieme ad ISPRA, alla disponibilità di e-distribuzione e al nostro socio Lipu e inanellatore ISPRA Mario Pucci.
Sono stati solo 14 i pulcini inanellati quest’anno rispetto ai 43 del 2022 ma l’impegno e lo sforzo profuso dalla Lipu ed e-distribuzione in questa attività è stato egualmente oneroso perché la fatica non è tanto sul numero di giovani che vengono inanellati, quanto sul numero di nidi da monitorare più attentamente rispetto agli altri, e sul numero di nidi da raggiungere con i mezzi essendo tutti ubicati su tralicci e pali elettrici.
Il consuntivo di questi dati preoccupa e non poco i volontari Lipu che seguono la specie e che insieme ad e-distribuzione in questi anni hanno posizionato decine di piattaforme nido per favorire il ritorno e la nidificazione della Cicogna bianca in Calabria.
Ad oggi su 32 coppie presenti in regione 30 nidificano su piattaforme nido, un fattore importante ed evidente che suggella il successo del progetto Cicogna bianca Calabria e il ritorno di questa specie nella nostra regione dopo un’assenza di oltre 500 anni.
L’applicazione delle piattaforme si è rilevato quindi un elemento fondamentale che ha permesso nel corso degli ultimi due decenni un aumento costante della specie in Calabria, sostiene Marco Gustin - Responsabile Specie e ricerca della Lipu nazionale, mettendo in evidenza che comunque questa è risultata la strada migliore da percorrere per incrementare la popolazione della Cicogna bianca in Calabria, nonostante un 2023 non particolarmente positivo per la specie non solo in Calabria ma in tutta Italia.
Di questo ne è convinta anche e-distribuzione che con il suo dirigente ingegnere Vito Antonio Morrone, responsabile UT Cosenza, ha già predisposto alcuni sopralluoghi congiunti con gli esperti della Lipu per posizionare altre piattaforme nido su nuovi tralicci e pali elettrici.
Saranno queste le nuove strutture che permetteranno alle future coppie di cicogne bianche di utilizzarle durante la prossima stagione riproduttiva, con la speranza e la fiducia che si possa riprendere il trend positivo interrotto quest’anno.
Questo progetto, portato avanti dalla Lipu in collaborazione con e-distribuzione, agricoltori, allevatori, proprietari terrieri e aziendali, nei cui terreni vengono installate le piattaforme nido, è un esempio concreto e tangibile, conclude Roberto Santopaolo, di come le persone, associazioni ed enti possono fare rete in maniera positiva, creando anziché distruggere, aiutando la natura e la biodiversità.