Delibera “Salvarondini”
I COMUNI DELLA RONDINE
Per adottare la Delibera “Salvarondini” basta scaricarla dal nostro sito (fine pagina) e contattarci.
La Rondine (Hirundo rustica), da tutti considerata simbolo della primavera, negli ultimi 35-40 anni è diminuita a livello europeo di circa il 40% a causa della perdita del suo habitat; dal 1970 ad oggi sono scomparse in Europa oltre 6 milioni di coppie. Mantenendo questo trend negativo, rischiamo di veder scomparire la Rondine nel giro di 20-40 anni. Tra i principali deterrenti per le rondini figurano l’agricoltura intensiva che ne mette a rischio la sopravvivenza anche per un uso esagerato di fertilizzanti e di antiparassitari chimici; inoltre la modernizzazione di stalle e fienili rende difficile l’accesso alla specie e l’allocazione del nido. Nelle aree urbane è soprattutto la distruzione dei nidi, in seguito a ristrutturazioni di abitazioni, a mettere a rischio la sopravvivenza di questa ed altre specie come balestrucci e rondoni.
La LIPU pertanto invita sindaci ed amministratori ad approvare la cosiddetta Delibera Salvarondini per evitare la distruzione dei nidi, vietando i restauri di tetti e cornicioni in questo periodo così cruciale per la riproduzione delle rondini (vedasi bozza di delibera allegata). Inoltre, sarebbe utile mantenere le stalle tradizionali ed i prati stabili, habitat degli insetti utilizzati dalla Rondine, per nutrire i pulcini. Le rondini subiscono anche gli effetti dei cambiamenti climatici.
Le rondini, come del resto balestrucci e rondoni, sono importanti (e quindi vanno protetti) non solo per il loro valore intrinseco (vanno ad aumentare la cosiddetta biodiversità), ma anche per il loro comportamento e per la loro riconosciuta utilità. Queste specie si cibano esclusivamente in volo di insetti, prevalentemente mosche e zanzare. È stato valutato che una città di medie dimensioni (100-150.000 abitanti) può ospitare circa 10.000 tra balestrucci, rondini e rondoni che nei 4-5 mesi di presenza arrivano a mangiare 63 tonnellate di mosche e zanzare.... in maniera assolutamente ecologica!
Adottare la Delibera “Salvarondini” è un gesto di grande civiltà.
Un aiuto concreto a queste importanti specie, che vivono a stretto contatto con l’uomo, possono darlo i vari comuni adottando la cosiddetta delibera “Salvarondini”.
Esempio di Delibera salvarondine adottata da un comune
Adottare la Delibera “Salvarondini” è un gesto di grande civiltà, è un provvedimento importante che consente di salvaguardare i nidi di Rondine, Rondone e Balestruccio del proprio comune.
Ecco i 29 comuni calabresi che, su nostra specifica richiesta, hanno già adottato la Delibera “Salvarondini” (accanto, l'anno della delibera):
Rende (Cs), 2003
Firmo (Cs), 2003
San Martino di Finita (Cs) 2003
Rose (Cs), 2003
Cosenza, 2003
Scalea (Cs), 2004
Aiello Calabro (CS), 2004
Castiglione Cosent. (CS), 2004
Lattarico (CS), 2005
Civita (CS), 2005
S. Vincenzo La Costa (CS), 2005
Acquappesa (CS), 2005
San Fili (CS), 2005
Morano Calabro (CS), 2006
Santa Caterina Albanese (CS), 2006
San Donato di Ninea (CS), 2006
Guardia Piemontese (CS), 2006
Belmonte Calabro (CS), 2006
Maierà (CS), 2006
Rogliano (CS), 2007
Malito (CS), 2007
Belsito (CS), 2007
Marano Principato (CS), 2007
Praia a Mare (CS), 2007
Tortora (CS), 2007
Altilia (CS), 2007
Cerenzia (KR), 2012
Verzino (Kr), 2013
San Calogero (VV), 2016
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